.

instagram

.
.

Convegno Allenatori Report della 2^ giornata

News Pallanuoto precedenti
images/joomlart/article/dd4b549d94937b262d3eaf1b5b7c0b1e.jpg

Continua il dibattito. Gli interventi del Presidente Barelli, di Pizzo e di Velasco. Le relazioni del consigliere Del Bianco, del Ct Campagna, dei tecnici Mistrangelo, Tafuro, Porzio, Zizza e Pesci, e dei professori Manno e Bonifazi

FIUGGI
La seconda giornata del Convegno Allenatori - in svolgimento all'Hotel Silva Splendid di Fiuggi - è stata aperta dall'intervento del "Caimano" Eraldo Pizzo, che ha sottolineato "la vitalità del movimento pallanotistico, come dimostrano gli oltre 200 tecnici intervenuti", ha invitato "i giovani tecnici a dibattere delle proprie problematiche, certamente diverse da quelle che affrontano quotidianamente i tecnici di alto livello", ha esortato tutti "a lavorare per il bene delle Nazionali, affinché i risultati degli Azzurri possano alimentare l'interesse nei confronti dei campionati" e ha ricordato il 17esimo anniversario della scomparsa del maestro Fritz Dennerlein, invitando tutti ad osservare un minuto di raccoglimento. Parole ricche di significato che coniugano l'esperienza di giocatore, tecnico e dirigente con la passione di un uomo simbolo per l'intero movimento pallanostistico.
Terminato l'intervento di Eraldo Pizzo, il Consigliere federale Roberto Del Bianco - responsabile del Settore Istruzione Tecnica - ha illustrato la relazione "La nuova cultura dell’acqua – Dalla competenza motoria al talento sportivo", con gli obiettivi di creare una competenza motoria generando gratificazione dall’apprendimento e sviluppando abilità acquatiche specifiche. Nel corso dell'intervento, Del Bianco ha sottolineato l'importanza delle scuole di attività acquatiche  e dei percorsi da intraprendere gradualmente per acquisire un patrimonio di base da sviluppare: lo stare in acqua, il padroneggiare, l'orientarsi, il sentire, il vivere nell’acqua, il galleggiamento naturale, il galleggiamento statico e dinamico, la propulsione grezza, i modelli propulsivi, l'acquisizione di molteplici attività.
Dalle basi alle prospettive con approfondimenti per fasce d'età. I tecnici Claudio Mistrangelo e Massimo Tafuro (che insieme a Roberto Del Bianco, al Ct Sandro Campagna e a Pino Porzio compongono lo staff del Progetto Pallanuoto della FIN), hanno illustrato "La pallanuoto dai 6 agli 11 anni dentro e fuori corsia", passando dal reclutamento alla conservazione, dalla quantità, ovvero qualità con spazi adeguati e istruttori preparati, alla preparazione tattica di base anche attraverso esercizi in corsia, i vantaggi e/o limiti delle scuole nuoto, l'attività acquatica di base, il rapporto tra scuole nuoto e pallanuoto, la situazione impiantistica.
Il tecnico federale Paolo Zizza ha proseguito l'approfondimento spostando il target sulle fasce d'età tra gli 11 e i 14 anni, mostrando un filmato sui fondamentali della pallanuoto tratto dal Progetto Giovani 2006; mentre il tecnico federale Ferdinando Pesci ha posto l'accento sulla fascia d'età compresa tra i 15 e 18 anni, illustrando serie di slide su quanto sperimentato ed effettuato nel Progetto Giovani 2009, ed in particolare su esercitazioni specifiche tecnico-tattiche e preparazione a secco.
Il prof. Renato Manno ha poi approfondito - attraverso la relazione "Allenare la forza in età evolutiva" - gli aspetti del lavoro con soggetti in progressivo sviluppo antropometrico, con lo scopo non di sviluppare degli atleti superpotenti, ma atleti con meno carenze possibili per affrontare lo sport agonistico. "L'obiettivo primario - ha pertanto sottolineato - è lo sviluppo della forza è la capacità di prestazione". Come poi ha ribadito il prof. Marco Bonifazi, presidente della commissione tecnico-scientifica e del centro studi federali, con la relazione "Il nuoto per la pallanuoto in età giovanile" allo scopo di esercitarsi per migliorare destrezza e non prestazione, attraverso modelli di allenamento quali la resistenza aerobica, la potenza aerobica e le attività anaerobiche e proponendo la seguente tabella di allenamento periodico di nuoto per i giovani: 7-9 anni, 45’ per 2-3 volte a settimana; 10-11 anni, 45’ per 3-4 volte a settimana; 12-14 anni, 60’ per 3-4 volte a settimana; 15-17 anni, 90'/120' per 4 volte a settimana. Il convegno riprenderà nel pomeriggio.
 
La sessione pomeridiana del Convegno Allenatori è stata aperta dal Presidente Paolo Barelli, di ritorno da Copenhagen, dove ha partecipato, in veste di Segretario Generale della Federation Internationale de Natation, al Congresso del CIO che ha assegnato a Rio de Janeiro l'organizzazione dell'Olimpiade del 2016. Il Presidente Barelli si è complimentato per la numerosa partecipazione e ha sottolineato l'importanza di un dibattito costruttivo per il bene dell'intero movimento pallanotistico: "Questo è l’inizio di un percorso che tende a mettere a disposizione di tutti le esperienze dei tecnici di alto livello. La Federazione Italiana Nuoto mira a sviluppare un’attività capillare che incrementi la qualità dell'insegnamento e, quindi, dell'intero movimento della pallanuoto. Qualità di base significa anche qualità delle Nazionali. La necessità di collaborazione tra le società e gli staff dirigenziali e tecnici della Federazione è paritetica all'ambizione di partecipare alle Olimpiadi di Londra 2012 per vincere una medaglia".
Con una relazione di biomeccanica, a cura di Salvatore Falco, il Convegno è entrato nel vivo: analizzati, in particolare, la differenza tra stile libero nel nuoto e, a testa alta, nella pallanuoto, il consumo energetico e la forza di propulsione. Successivamente il Ct della Nazionale Alessandro Campagna, coadiuvato da Daria Licci, ha illustrato un dvd di 60 minuti, tratto da 30 ore di riprese grazie al coinvolgimento di 50 persone, con lo scopo di proporre delle soluzioni didattiche e metodologiche frutto di analisi e programmazione. Campagna ha evidenziato come "la commissione tecnica ha finora trattato quattro argomenti - quali le esercitazioni con la palla, il difensore sul centro, il centro boa e la controfuga - ma si ripromette di completare una serie di approfondimenti che tratterà tutti gli argomenti essenziali della pallanuoto per poi realizzare un almanacco, in 500 copie, in distribuzione da Natale". I tecnici Claudio Mistrangelo (centroboa), Pino Porzio (difensore sul centroboa), Massimo Tafuro (controfuga) e Sandro Campagna (esercizi con la palla)  hanno illustrato gli studi.
La seconda giornata del Convegno è stata conclusa dal prestigioso intervento di Julio Velasco. Il tecnico più vincente della pallavolo italiana ha messo in evidenza il rapporto tra la passione personale e la gestione del gruppo. "Non c’è una formula magica per costruire e vincere con certezza - ha sottolineato - Non c’è un modo, ma una moda, ovvero il vincente detta le regole; invece l'importante è restare sempre se stessi e non diventare imitatori, recependo i consigli degli altri tecnici o le altre filosofie. Dobbiamo avere la consapevolezza che gli atleti imitano il nostro atteggiamento e che, anche se implicitamente, crescono seguendo i nostri consigli e insegnamenti. Bisogna essere autorevoli, ovvero bisogna “sapere”, non essere a conoscenza. Sapere profondamente come si gioca, come si insegna, come si allena, usando sempre un solo linguaggio". Velasco si è poi soffermato sul rapporto coi giovani atleti. "Non categorizziamoli col dire “voi giovani”, non critichiamoli né giudichiamoli superficialmente, ma infondiamogli fiducia esigendo il massimo impegno. Cerchiamo di utilizzare poche ma ferree regole e proviamo a trasmettere un metodo - se me lo dici dimentico, se me lo fai vedere lo capisco, se me lo fai fare lo imparo - e coinvolgiamoli in società affinché imparino dagli atleti più maturi". Poi ha approfondito le differenze tra uomini e donne. "Credo sia necessario dare le stesse attenzioni ad entrambe le categorie e trovare spazio affettivo anche nella razionalità. La donna non sopporta il proprio errore; è meno intraprendente e più creativa. Ed è importante intervenire per riparare subito i conflitti". Infine si è soffermato sullo spirito di squadra: "Il gruppo non è la somma degli individui, il gruppo non significa squadra. Lo spirito di squadra non è solidarietà, sono importanti i ruoli, le funzioni ed il rapporto che si istaura tra loro. Porre l'utilità del gioco dinanzi a tutto: questo è spirito di squadra e questo è l'unico modo che conosco per centrare l'obiettivo finale". In tabella il programma di domani, chiusura dei lavori.


Convegno Allenatori Pallanuoto
FIUGGI '09 - Agenda di domani
Domenica 4 ottobre
09.00–09.30
La tecnologia al servizio
della Pallanuoto: nuovi software
Marco Russo – Raniero Romagnoli
09.30–10.15
Indicazioni tecniche per la stagione 2010
Roberto Petronilli
10.15–11.00
Analisi ed evoluzione dell’arbitraggio ai Mondiali
Massimiliano Caputi – Filippo Gomez

11.30–12.00
Novità tattiche della pallanuoto femminile ai Mondiali
Roberto Fiori
12.00–12.45
Analisi del gioco durante i Mondiali
Alessandro Campagna

13.15 Chiusura dei lavori e consegna degli attestati